Delegazione in Libano

Comitato Per non dimenticare Sabra e Shatila
(fondato da Stefano Chiarini)
Con i rifugiati palestinesi, con la Palestina libera
Beirut, 13- 20 Settembre 2009  

Appello  a formare una delegazione che vada in Libano a settembre
a visitare i campi dei profughi palestinesi. [CLICCA SU "LEGGI TUTTO" qui sotto per maggiori info]

Non c'è bisogno di sottolineare l'importanza di questa presenza per
i rifugiati palestinesi, a evitare che siano definitivamente dimenticati e cancellati dall'agenda politica mondiale.
Voglio piuttosto ricordarvi che si tratta di un viaggio che associa
la solidarietà politica a uno sforzo di conoscenza reale del paese, delle sue istituzioni e forze politiche (di cui si incontrano le rappresentanze, oltre a quelle delle forze palestinesi), della sua situazione, entro cui si inquadra la situazione dei campi.

 

Comitato

Per non dimenticare Sabra e Shatila

 

Con i rifugiati palestinesi, con la Palestina libera

Beirut, 13- 20 Settembre 2009

 

 

Cari compagni e amici,

 

 

il Comitato Per non dimenticare Sabra e Shatila tornerà a Beirut anche quest’anno per l’anniversario del massacro del settembre 1982: la partenza è prevista il 13 settembre, con ritorno il 20.

Insieme ai nostri amici palestinesi, abbiamo deciso di non spezzare questo filo che lega ormai molte realtà del nostro paese, singoli e associazioni, ai campi profughi del Libano. Purtroppo, ogni anno la solidarietà ai rifugiati è sempre più importante; tra guerra e finte trattative, infatti, la realtà di chi è stato cacciato dalla propria terra continua ad essere senza futuro e priva di ogni dignità. Per questa la solidarietà politica che il Comitato si impegna a portare ogni anno in Libano è un segnale importante per i palestinesi degli oltre dodici campi profughi.

Quest’anno il nostro viaggio cade nel pieno periodo del Ramadan - con tutto quello che comporta negli orari e delle usanze - ma, ciononostante, avremo assicurata una agenda di incontri che ci consentiranno di conoscere la realtà dei campi profughi e di dialogare con esponenti delle istituzioni libanesi, rappresentanze parlamentari, esponenti della resistenza libanese e probabilmente il capo dello Stato, ai quali esprimeremo il nostro sostegno totale a fianco della Palestina e dei rifugiati palestinesi nel paese dei Cedri, affinché possano vivere in condizioni migliori il loro esilio.

Potremo avere un calendario dettagliato delle nostre attività solo verso la metà di agosto: occorre ricordare che il prossimo 7 giugno sono previste le elezioni politiche in Libano, un evento molto importante dal quale è atteso un cambiamento del clima politico che non potrà non determinare uno slittamento di molte attività.   

 

Sul significato della ricorrenza di Sabra e Shatila ecco cosa scrisse il fondatore del Comitato, Stefano Chiarini, un compagno di cui ci mancano l’umanità, l’intelligenza, la tenacia con cui ha lottato a fianco dei Palestinesi, soffrendo le loro pene e insegnando a noi le loro ragioni.  

 

 

Attualità di un insulto alla vita e ai morti

 

di Stefano Chiarini

 

"L'assedio di Beirut, Sabra e Chatila: di là dalla nebbia del tempo resiste la memoria di quell'insulto alla vita. Un incubo, le fitte che dà una vecchia ferita quando si fa sera e di colpo piove e t'accorgi ch'è finita l'estate. E allora pensi ai vivi e ami i morti rimasti laggiù. A Beirut". Così scriveva Igor Man a dieci anni dalla strage del 16 settembre del 1982 nella quale, in una Beirut occupata dall'esercito israeliano, vennero uccisi oltre 2.000 palestinesi (e tra di loro anche non pochi Libanesi) colpevoli solo di essere stati cacciati dalla loro terra, la Palestina alcuni decenni prima. Un massacro per il quale, in un mondo dove si parla sempre di crimini di guerra, nessuno ha pagato. Né degli esecutori, come l'allora capo dei servizi delle Falangi, Elie Hobeika che è stato fino a poco tempo fa ministro del governo libanese, diventato ora fedele servitore di Damasco come nell'82 lo era stato di Tel Aviv. Né dei mandanti come Ariel Sharon, l'allora ministro della difesa israeliano, che è di nuovo candidato alla leadership del Likud e a quella del suo paese. O come il generale Amos Yaron, che fece entrare i falangisti nei campi "per ripulirli dei terroristi" e che li sostenne logisticamente, illuminando con i bengala il campo per tutta la notte, bloccando vecchi, donne e bambini che tentavano la fuga e rimandandoli indietro verso morte sicura. E che è stato nominato da Ehud Barak direttore generale del ministero della difesa israeliano. Tutti sembrano voler cancellare non solo l'esistenza ma anche il ricordo dei profughi palestinesi uccisi in quel caldo giorno di settembre del 1982. Tutti transitano tranquillamente sull'autostrada che dall'aeroporto di Beirut (tra l'altro in quelle zona dovrebbe esserci secondo il giornalista inglese Robert Fisk un'altra fossa comune) porta al centro della città senza neppure gettare uno sguardo verso Chatila. Un misero campo, nei pressi del nuovo gigantesco stadio, dove vivono ammassati in condizioni sub-umane 18.000 palestinesi. E dove si trova la fossa comune con i corpi di centinaia di vittime del massacro. Uno sterrato pieno di immondizia. Per i palestinesi non c'è rispetto da vivi. Ma neppure da morti. Del resto la Palestina non era forse una terra senza popolo per un popolo senza terra? E quindi quei tre milioni e mezzo di persone ufficialmente non esistono. Ed ancora meno esistono i 350.000 profughi in Libano provenienti dalle fertili terre della Galilea. Non esistono nel mondo e non esistono al tavolo delle trattative nonostante la risoluzione 194 stabilisca

il loro diritto a tornare nel proprio paese. In un momento storico come quello attuale nel quale una guerra devastante contro la Serbia è stata giustificata proprio -nelle parole di Massimo D'Alema- "per riportare i profughi alle loro case in condizioni di sicurezza". E i palestinesi? Il mondo pensa veramente che si possa arrivare alla pace ignorando la loro esistenza? Il mondo pensa veramente che si possa continuare a negare loro una casa, un lavoro e, nel caso di Chatila, anche una degna sepoltura? Noi del manifesto non lo pensiamo. E abbiamo deciso di batterci perché il ricordo di quei morti non vada perduto. Che venga data loro una degna sepoltura. E siamo stati sommersi di lettere di sostegno. Una risposta che è anche una speranza di giustizia. Se ognuno portasse a Chatila un fiore nessuno potrebbe più ignorare quella fossa. Per quanto ci riguarda il sedici settembre noi saremo li con il "nostro fiore dall'odore del sangue ma anche del gelsomino".

 

Il Manifesto, 02 Settembre 2000

 

 

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Come partecipare

 

Il viaggio avrà luogo dal 13 al 20 Settembre 2009: per prenotarsi è necessario chiamare entro il 19 giugno prossimo uno dei nominativi indicati sotto, poi ognuno provvederà a contattare l’agenzia di viaggio per il pagamento del proprio biglietto. Entro quella data dovrà essere versata la quota di partecipazione al viaggio, cioè 120 euro da inviare sul conto corrente bancario n° 63105/32 intestato all'associazione "Per non dimenticare. Onlus" presso la Banca di Roma - filiale 10 via Monte Santo 48 - 00195 Roma Iban: IT37J0300205021000006310532 (indicando la causale “viaggio 2009” )

 

Albergo

 

L'organizzazione si limiterà a fare le prenotazioni per ottenere il massimo sconto possibile: ognuno provvederà individualmente al pagamento del proprio conto alla fine del soggiorno. E’ invece importante che ci facciate sapere, contestualmente alla vostra prenotazione, se preferite una stanza singola o doppia o tripla. Come sempre abbiamo scelto per un buon rapporto qualità prezzo l'hotel Casa D'or. Il costo di una camera si aggira attorno ai 66 dollari a notte per la singola, 77 per la doppia, 98 per la junior suite (cioè per la doppia uso tripla). Nel prezzo è compresa una (ottima) prima colazione.

Tutte le camere hanno aria condizionata e prese per il collegamento internet (quest’ultimo a pagamento).

 

 

Voli

 

Si viaggia con la compagnia libanese MEA (i prezzi di Alitalia sono superiori); l’agenzia alla quale ci siamo rivolti è la Raptim di Roma (Via Ostiense 193/D, tel. 065755950, fax: 066865449) e il nostro agente di riferimento è Maria Gabriella Pandolfini.  

 

Il numero e gli orari dei voli andata e ritorno sono i seguenti:

 

In partenza da Milano Malpensa  voli diretti (15 posti): 
Milano Beyrut  ME 236    13 settembre   partenza ore 12.20  arrivo ore 16.50          

Beyrut Milano  ME 235    20 settembre   partenza ore 08.20  arrivo ore 11.20           
 

In partenza da Roma Fiumicino voli diretti (25 posti):                                  
Roma Beyrut   ME 232    13 settembre   partenza ore  12.20  arrivo ore 16.30       
Beyrut Roma   ME 231    20 settembre   partenza ore  08.35  arrivo ore 11.10  

 

 

Il costo per persona è di Euro 355,00 (inclusi assicurazione medica/bagaglio Europassistance e diritti di agenzia) + tasse aeroportuali ad oggi Euro 125,00 per persona (una cifra da riconfermare al momento della emissione del biglietto aereo).

 

IMPORTANTE: Per la conferma definitiva della prenotazione è richiesto un deposito NON rimborsabile di Euro 65,00 per persona entro e non oltre il 1° luglio 2009: entro tale data va effettuato il bonifico nel quale vanno inseriti i  seguenti dati (nell'oggetto della comunicazione e nella causale): 

Riferimento Interno: 5035 / 9515

Nome Rif:                 LIMITI

 

Le coordinate per il pagamento sono le seguenti:

Conto corrente intestato a:                                   Raptim srl c/o Credito Artigiano sede di Roma 

Pagamento da Banca su Territorio Italiano:         IBAN IT 77 L 03512 03200 000000077111

Pagamento da Banca non sul Territorio Italiano: BIC IT 77 L 03512 03200 000000077111ARTI ITM2

 

Una volta effettuato il bonifico, si dovrà far pervenire all’agenzia la ricevuta con relativo numero di C.R.O. inviandola:

a mezzo telefax al numero:  06-686.54.49 all’attenzione di Maria Gabriella Pandolfini    oppure

a mezzo posta elettronica a: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo." target="_blank">Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. 

 

Prima del saldo del biglietto è necessario contattare l’agenzia per verificare a quanto ammonta la quota delle tasse, che varia continuamente. In vista di nuovi aumenti del costo del petrolio, è possibile che anche la quota sopra indicata subisca rialzi: per questo è consigliabile pagare il biglietto quanto prima, anche se la scadenza ultima è il 24 agosto 2009: entro tale data va effettuato il secondo bonifico, inserendo gli stessi dati nell'oggetto della comunicazione e nella causale. Anche in questo caso si dovrà far pervenire contestualmente all’agenzia la ricevuta del bonifico, sempre via telefax o posta elettronica.

 

In caso di cancellazione dopo l’emissione, il biglietto non è rimborsabile, a meno che non si trovi una persona in sostituzione; in tal caso si pagherà soltanto una penale di 70 €.

 

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Vi preghiamo di mettervi in contatto con noi per tempo, in modo che possiamo prenotare posti aerei e albergo: come sapete, non abbiamo una struttura organizzativa e tutto è basato sul nostro lavoro volontario; perciò cercate di facilitarci il compito rispettando le scadenze indicate.

Grazie e cari saluti.    

 

Stefania Limiti         (339.2423219),

Marta Turilli            (06 83507061 - 340.9254858 – Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo." target="_blank">Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.)

Paola Tiberi             (06 86213385 – 338.3662289)

Maurizio Musolino  (335.5300861)

 

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