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13- Né con Gheddafi, né con la Nato (conferenza)

13/04/11 @ PIGNETO: Né con Gheddafi, né con la Nato!

 

MERCOLEDì 13 APRILE  ORE 18.00
CASA DEL QUARTIERE - EX-SERONO – VIA DEL PIGNETO, 22

Partecipano:

Biancamaria Scarcia Amoretti (Università La Sapienza)
Ali Moussa (Istituto Internazionale Casa Eritrea)
Fathi Abu Abed (giornalista palestinese)
Fulvio Vassallo Paleologo (giurista – Campagna Welcome)
Stefano Liberti (giornalista – autore di A Sud di Lampedusa)

Promuovono: CSOA eX-Snia - Osservatorio Antirazzista Pigneto Tor
Pignattara

 

 

Né con Gheddafi, né con la Nato
Ma cosa sta succedendo in Libia?

La nuova guerra in Libia rappresenta un punto di svolta fondamentale
nelle relazioni internazionali. I paesi europei, i paesi arabi, i paesi
della Nato, gli Usa, i paesi africani e le potenze emergenti stanno
ridisegnando le mappe del potere nel Mediterraneo, non senza frequenti e
ripetuti conflitti tra loro e all'interno dei rapporti di forza dentro
gli stessi Stati.

L’intervento militare segue interessi che hanno a che fare con la
nostra vita quotidiana, dalle politiche energetiche alle politiche
migratorie e anche per questo occorre comprenderne fino in fondo le
origini e gli effetti.

L'intreccio storico, politico ed economico tra colonialismo vecchio e
nuovo, regimi autoritari e aggressioni delle multinazionali, deve essere
sviscerato in profondità, per capire cosa sta succedendo in Libia e nel
Mediterraneo, quali sono le forze in campo e le relative opzioni
politiche e culturali, gli interessi in gioco e i possibili scenari che
si aprono sul breve e sul medio periodo.

Ma soprattutto è necessario approfondire il ruolo che in questa fase
possono avere i movimenti sociali, che, non riconoscendosi né nelle
bombe della Nato, né nel regime di Gheddafi, hanno la possibilità di
costruire un ponte di solidarietà verso le vittime della guerra, verso
coloro che si ribellano ai regimi e verso coloro che dal Nord Africa si
dirigono verso l'Europa.

Vogliamo quindi invitare a un primo momento di confronto tutte le
realtà di movimento impegnate contro la guerra, contro le nocività e la
devastazione ambientale, per l'accoglienza degli immigrati e
l'abbattimento delle frontiere, per capire meglio insieme gli effetti
della guerra sulle nostre vite e sulle vite di coloro che la stanno
subendo, in Libia, nei paesi confinanti, fino ad arrivare sulle coste
italiane.
Un confronto per ricostruire una ferma opposizione sociale alla guerra
e che vuole essere un primo appuntamento in vista della manifestazione
nazionale contro la guerra in Libia, del 16 aprile, a Napoli, e
dell’assemblea nazionale, il 17 aprile, a Napoli.

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