28- MANIFESTAZIONE contro attacco a Gaza |
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resoconto manifestazione di Forum Palestina: MANIFESTAZIONE SPONTANEA CONTRO LA STRAGE DEI PALESTINESI A GAZA. SABATO 3 CORTEO Roma
Circa duecento persone si sono riunite oggi in piazza Navona a Roma nonostante fosse domenica per protestare contro l'ennesimo massacro commesso dalle forze armate israeliane contro la popolazione palestinese di Gaza. Dopo che alcuni interventi si sono alternati ai microfoni richiamando l'attenzione delle persone che per le festività affollano piazza Navona, è partito un corteo aperto dallo striscione "Vita, Terra, Libertà per il popolo palestinese" che ha attraversato corso Vittorio e si è diretto a Campo de Fiori dove si è sciolto dopo alcuni interventi che hanno indicato i prossimi appuntamenti: domani, lunedi 29 dicembre, alle 16.30 SIT IN davanti alla Rai in viale Mazzini per contrastare la campagna di manipolazione informativa che copre i crimini di guerra israeliani e corteo cittadino sabato 3 gennaio. Per preparare il corteo è stata convocata una riunione cittadina martedi 30 dicembre. DOMENICA 28 DICEMBRE
MANIFESTAZIONE
A: PIAZZA NAVONA ALLE ORE: 16,00
per:
- L’IMMEDIATO STOP ALL’ATTACCO MILITARE SULLA STRISCIA DI GAZA
- LA FINE DELL’EMBARGO CONTRO LA POPOLAZIONE PALESTINESE DI GAZA
- IL CONGELAMENTO DI TUTTI GLI ACCORDI POLITICI ECONOMICI E MILITARI TRA L’ITALIA E ISRAELE
- LA FINE DELL’OCCUPAZIONE ISRAELIANA DELLA PALESTINA
VITA, TERRA E LIBERTA’ PER IL POPOLO PALESTINESE
comunicato: E’ partito sabato mattina l’attacco dell’esercito di occupazione israeliano sulla inerme popolazione civile palestinese già stremata da un lungo embargo che ha reso insufficienti e privi di strumenti adeguati gli ospedali della Striscia di Gaza. A poche ore dai primi raid aerei israeliani sulla Striscia si contano già 155 morti e 270 feriti gravissimi, un bilancio destinato purtroppo a crescere. Tra le vittime, dicono i mezzi d’informazione ufficiale, tante donne e tanti bambini, i cui corpi stanno arrivando a brandelli negli ospedali; secondo le fonti sanitarie di Gaza occorrerà trasferire i feriti più gravi in Egitto e non c’è un sufficiente numero di elicotteri per trasportarli.
I morti e i feriti di Gaza sono l’ennesima testimonianza della pulizia etnica che lo Stato israeliano da 60 anni sta portando avanti attraverso una guerra di occupazione, di apartheid, di violenza militare sull’intera popolazione palestinese. Il pretesto dell’ attacco “difensivo” dai missili qassam, che il primo ministro Olmert si è affrettato a propinare questa mattina ai ministri degli esteri di tutto il mondo, vuole distogliere l’attenzione dell’opinione pubblica mondiale dal fatto che a Gaza un milione e mezzo di persone sta rischiando la morte da quasi due anni di embargo, che ogni giorno produce vittime.
Complici del terrorismo di Stato israeliano, l’appoggio militare statunitense e il silenzio dei governi europei, che lasciano che in Medio Oriente prosegua a compiersi indisturbato il tentativo di cancellare la Palestina dalle cartine geografiche, e con essa il suo popolo. E’ ormai evidente come alla condanna da parte della comunità internazionale dei crimini del nazifascismo non si accompagni ugualmente la condanna della storia e dell’attualità del progetto aberrante di cancellare il popolo palestinese.
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