XXV CUMED: Corso Universitario Multidisciplinare di Educazione ai Diritti
Il XXV Corso Universitario Multidisciplinare di Educazione ai Diritti (CUMED), dal titolo “Gli Obiettivi di Sviluppo del Millennio: focus sui traguardi raggiunti fra impegni assunti e responsabilità internazionale” è articolato in 10 lezioni ed è organizzato dal Comitato di Roma per l’UNICEF in collaborazione con la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli Studi di Roma “Sapienza”. Le finalità del Corso sono quelle di promuovere un percorso educativo sui Diritti dell’ Infanzia e dell’ Adolescenza nell’ambito delle decisioni assunte nel 2000 da parte della Comunità Internazionale con la Dichiarazione del Millennio, un patto globale per un impegno congiunto tra 191 Capi di Stato e la conseguente sottoscrizione di ben otto Obiettivi di Sviluppo (Millennium Development Goals) raggiunti nel 2015 e volti alla riduzione delle diseguaglianze e delle povertà che affliggono una parte consistente dell’umanità. Il XXV CUMED intende offrire una comprensione della situazione attuale e quale sia il reale impegno della Comunità Internazionale rispetto alle promesse fatte. Una particolare attenzione sarà prestata ai progressi compiuti per realizzare gli Obiettivi del Millennio attraverso l’impegno globale ed il lavoro svolto dall’UNICEF sul campo. Uno sguardo sull’orizzonte internazionale permetterà di analizzare le scelte politiche adottate, gli strumenti privilegiati ma anche e soprattutto gli elementi critici nonché il cammino ancora da percorrere. Ogni anno oltre duemila studenti in oltre 20 atenei italiani partecipano ai Corsi Universitari di Educazione ai Diritti, uno dei principali programmi di informazione e sensibilizzazione dell'UNICEF Italia. I Corsi si rivolgono a studenti universitari e neolaureati di qualsiasi Facoltà, ma sono accessibili anche a chiunque desideri approfondire le problematiche legate all'Educazione ai Diritti dell'Infanzia e alla Cooperazione Internazionale. In particolare, negli ultimi 5 anni, i corsi realizzati alla Sapienza dal Comitato UNICEF di Roma sono stati seguiti in media da 221 studenti. Quest’anno, il XXV Corso Universitario Multidisciplinare di Educazione ai Diritti si avvale del Patrocinio dell’Ufficio per l’Italia della Commissione Europea.
Sarà possibile iscriversi, a partire dall' 11 febbraio 2015, personalmente o tramite delega, fino ad esaurimento posti, presso la sede del Comitato Provinciale di Roma per l'UNICEF, via Palestro, 68 Roma tel.06/47809261 • 06/47809264 • fax 06/47809260 • e-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..
Le iscrizioni si raccolgono dal lunedì al venerdì dalle h. 10,30 alle 13,30 e dalle h. 15,30 alle 17,30.
È possibile anche pre-iscriversi compilando il modulo online: sarà comunque necessario perfezionare l'iscrizione presso gli uffici del Comitato provinciale per l'UNICEF di Roma, versando una quota di 20 € quale contributo spese.
Sarà consentito agli studenti titolari di permesso di soggiorno per Asilo Politico, Protezione Sussidiaria e motivi umanitari di accedere al Corso Universitario a titolo gratuito.
Sono necessarie, inoltre, buona conoscenza dell'italiano ed interesse per gli argomenti trattati.
http://www.unicef.it/doc/6072/al-via-il-corso-unicef-2015-alluniversita-di-roma.htm
PROGRAMMA
11 MARZO 2015 Inaugurazione e presentazione dei contenuti del Corso Gino De Vecchis – Coordinatore del XXV Corso Universitario Multidisciplinare di Educazione ai Diritti, Professore Ordinario di Geografia della Facoltà di Lettere e Filosofia, Università Sapienza Roma Claudio Leone – Presidente Comitato UNICEF Roma
La Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza: risultati e prospettive a 25 anni dall’approvazione dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite La Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza ha aperto la strada al consolidamento della protezione dell’infanzia come concetto olistico, evidenziando l’importanza di offrire a tutti i minorenni un ambiente in grado di saper accogliere e contenere le differenze. Il carattere interculturale di una società è definito da processi volti all’inclusione e allo scambio con l’altro, alla conoscenza e alla valorizzazione delle tradizioni di cui sono depositari i gruppi minoritari. La Dopo 25 anni dalla sua attuazione si compie un bilancio degli obiettivi raggiunti e quelle che sono le possibili prospettive aperte.
Giacomo Guerrera – Presidente del Comitato Italiano per l’UNICEF Rosario Sapienza – Professore Ordinario di Diritto Internazionale e di Diritto dell'Unione Europea Università di Catania
18 marzo Obiettivi di Sviluppi del Millennio Il 18 settembre 2000, con la Risoluzione 55/2, l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite adotta la Dichiarazione del Millennio (Millennium Declaration), un impegno globale teso a costruire un mondo più equo e prospero. Da tale impegno universale sono successivamente scaturiti gli otto Obiettivi di Sviluppo del Millennio, OSM (Millennium Development Goals, MDGs): 1. sradicare la povertà estrema e la fame; 2. rendere universale l’educazione primaria; 3. promuovere l’eguaglianza di genere e l’empowerment delle donne; 4. ridurre la mortalità infantile; 5. migliorare la salute materna; 6. combattere l’AIDS, la malaria e le altre malattie; 7. assicurare la sostenibilità ambientale; 8. sviluppare una partnership globale per lo sviluppo. Si tratta di obiettivi cruciali sia ai fini dell’eliminazione del profondo divario che vi è tra i Paesi del cosiddetto “Nord” e “Sud” del mondo, sia ai fini dell’omogeneizzazione dei livelli di sviluppo di queste due aree della terra. L’UNICEF con un approccio alla sopravvivenza e allo sviluppo dei bambini basato sull’uguaglianza cerca di raggiungere gli Obiettivi di Sviluppo del Millennio per la salute dei bambini.
Introduce Andrea Iacomini - Portavoce Comitato Italiano per l’UNICEF Massimo Mario Caneva – Professore Incaricato Dipartimento di Comunicazione e Ricerca Sociale Università Sapienza Roma, Presidente dell’Associazione Europea di Studi Internazionali Giampaolo Cantini – Direttore Generale per la Cooperazione allo Sviluppo del Ministero Affari Esteri Vichi De Marchi – Portavoce del Programma Alimentare Mondiale (WFP) Umberto Triulzi – Professore Ordinario di Politica Economica e Politica Economica Europea Dipartimento di Scienze Politiche dell’Università Sapienza Roma
25 marzo Minori non accompagnati: diritti e storie dalla ricerca di un asilo politico alla ricerca di un asilo umano In tutto il mondo l’UNICEF riserva un’attenzione particolare ai gruppi più vulnerabili di bambini ed adolescenti, di cui in Italia come in molti altri paesi europei fanno parte anche i minori non accompagnati. Questa realtà molto forte e in crescita ha dei precisi diritti e obblighi da coniugare con lo sviluppo umano e psichico del minore. Con la realizzazione della campagna “IO come TU” l'UNICEF Italia ribadisce l’importanza del principio di non discriminazione sancito dalla Convenzione sui diritti dell'infanzia e dell’adolescenza, promuovendo un cambiamento della cultura della società italiana. Parallelamente sul suolo romano molte associazioni lavorano per l’integrazione, un esempio è la “Città dei Ragazzi”, una realtà solida ormai suo suolo capitolino in cui la tutela dei diritti dei minori non accompagnati è lo scopo e la strumento di una realtà solidale e umana.
Introduce Stefania Di Stasio - Volontaria Younicef Roma Eraldo Affinati - Autore ed insegnante presso la “Città dei Ragazzi” Rappresentante Assessorato alle Politiche Sociali del Comune di Roma Capitale Maria Franca Posa – Responsabile Area Minori CARITAS Roma Testimonianza di Anna Luce Lenzi cofondatrice Scuola “Penny Wirton”
1 aprile Incontro con il Garante dell’Infanzia e dell’Adolescenza Vincenzo Spadafora
8 aprile L’infanzia e la visione dell’Europa Se a livello internazionale i diritti dei bambini e degli adolescenti vengono riconosciuti solennemente dalla Convenzione ONU del 20 novembre 1989, in ambito europeo si è sviluppato, nel tempo e nel rispetto delle disposizioni dei Trattati dell’Unione Europea, nonché nell’osservanza degli obblighi internazionali comuni assunti dagli Stati membri, un percorso complementare ed articolato - che potremmo quasi indicare “da Nizza a Lisbona” - per poter contribuire a garantire all’infanzia dell’Unione europea e nel mondo i propri diritti.
Introduce Claudio Leone - Presidente Comitato UNICEF Roma Vincenzo Buonomo – Professore Ordinario di Diritto Internazionale, Facoltà di Giurisprudenza Pontificia Università Lateranense Gabriella Chinnici – membro Parlamento Europeo
15 aprile Infanzie negate: Bambini Soldato e tratta dei Minori Nel 2002, è entrato in vigore il Protocollo Opzionale alla Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, concernente il coinvolgimento dei minori nei conflitti armati: uno strumento giuridico ad hoc che stabilisce che nessun minore di 18 anni possa essere reclutato forzatamente o utilizzato direttamente nelle ostilità, né dalle forze armate di uno Stato né da gruppi armati. A oggi sono 153 gli Stati che hanno ratificato il Protocollo e si sono impegnati a bandire l’uso dei bambini nei conflitti armati. Tuttavia il fenomeno sembra drammaticamente in aumento: nel mondo, sono ancora più di 250.000 i bambini e gli adolescenti arruolati, di cui molte sono bambine. L’arruolamento dei minori rappresenta una gravissima violazione dei diritti dei bambini. La tratta di persone è una delle attività commerciali illegali più praticate, ogni anno, si contano 2,5 milioni di vittime nel mondo. La metà sono bambini, che vengono per lo più sfruttati come manodopera minorile. Ogni giorno, 3000 bambini cadono nelle grinfie di trafficanti di esseri umani, che li portano da un paese all’altro come una merce qualsiasi, li affidano in adozione a coppie dietro lauto compenso, li vendono come schiavi, li attirano nel girone della prostituzione con false promesse. Le vittime del traffico di minori sono spesso gravemente traumatizzate. Numerosi programmi dell’UNICEF fanno sì che questa infanzia non sia abbandonata a sé stessa.
Introduce David Santodonato - Segretario Comitato UNICEF Roma Carlotta Sami – Portavoce UNHCR per l’Italia ed il Sud Europa Rappresentante del Ministero della Difesa
22 aprile I minori e la sfida del digitale: come cambia “il diritto al gioco” e la lotta alla pedopornografia Il diritto al gioco è un’essenziale base della Convenzione dei diritti del Fanciullo. Gli Stati parte riconoscono al fanciullo il diritto al riposo e al tempo libero, a dedicarsi al gioco e ad attività ricreative proprie della sua età e a partecipare liberamente alla vita culturale ed artistica; gli stessi rispettano e favoriscono il diritto del fanciullo di partecipare pienamente alla vita culturale e artistica e incoraggiano l'organizzazione, in condizioni di uguaglianza, di mezzi appropriati di divertimento e di attività ricreative, artistiche e culturali. Il concetto stesso di “gioco”, con le apparizioni di una realtà digitale avanzata, sta modificando il suo stesso significato e le modalità di gioco. Un’ analisi della metamorfosi rileva rischi e consequenziali realtà che sfruttano la stessa realtà del digitale per altri fini, come il fenomeno del “web oscuro” con la pedopornografia, triste fronte di lotta odierno e moderno.
Introduce Simonetta Di Cagno – Volontaria Comitato UNICEF Roma Jasmine Abo Loha – Segretario Generale ECPAT Italia Simona Marchini - Ambasciatrice UNICEF Italia Luca Zevi - Architetto e Urbanista Rappresentante della Polizia Postale del Ministero degli interni
29 aprile Bambini e adolescenti tra nutrizione e malnutrizione: l’importanza dell’allattamento al seno Si stima che globalmente i bambini che soffrono di deperimento e ritardi nella crescita (malnutrizione cronica o stunting) a causa di una dieta povera siano 161 milioni: una quota della popolazione infantile globale del 25%, alta ma in sensibile calo rispetto al 2000 (quando erano 199 milioni i bambini che ne soffrivano, pari al 33% della popolazione infantile globale) e soprattutto rispetto ai 257 milioni del 1990. Circa 99 milioni sono i bambini sottopeso (underweight) rispetto all'età: un sesto della popolazione infantile globale. La malnutrizione non va confusa con la mera scarsità di cibo (denutrizione), ma è la combinazione di diversi fattori. La malnutrizione produce effetti devastanti già durante la gestazione, e si declina in svariate forme. Nella nutrizione gioca un ruolo fondamentale l’allattamento la seno. Il latte materno è il miglior alimento possibile, per un neonato. Tutti i bambini traggono benefici dall'allattamento al seno, perché il latte materno contiene i nutrienti necessari affinché il neonato goda di buona salute e cresca bene. L'UNICEF e l'OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) stimano che se tutti i bambini fossero allattati esclusivamente al seno nei primi sei mesi di vita, ogni anno si salverebbe la vita di circa 1,5 milioni di essi, vittime delle malattie e della malnutrizione.
Introduce Chiara Ricci - Responsabile area mobilitazione e volontari del Comitato Italiano per l’UNICEF Elise Chapin – Responsabile BFHI/BFCI Ospedali & Comunità Amici dei Bambini, Comitato Italiano per l’UNICEF Franco De Luca - Pediatra, Presidente Centro Nascita Montessori Giuseppe Quintavalle - Direttore Generale Azienda USL Roma F
6 maggio Come i media rappresentano i drammi dell’Infanzia nel mondo Il diritto al gioco è un’essenziale base della Convenzione dei diritti del Fanciullo. Gli Stati parte riconoscono al fanciullo il diritto al riposo e al tempo libero, a dedicarsi al gioco e ad attività ricreative proprie della sua età e a partecipare liberamente alla vita culturale ed artistica; gli stessi rispettano e favoriscono il diritto del fanciullo di partecipare pienamente alla vita culturale e artistica e incoraggiano l'organizzazione, in condizioni di uguaglianza, di mezzi appropriati di divertimento e di attività ricreative, artistiche e culturali. Il concetto stesso di “gioco”, con le apparizioni di una realtà digitale avanzata, sta modificando il suo stesso significato e le modalità di gioco. Un’ analisi della metamorfosi rileva rischi e consequenziali realtà che sfruttano la stessa realtà del digitale per altri fini, come il fenomeno del “web oscuro” con la pedopornografia, triste fronte di lotta odierno e moderno.
Andrea Iacomini – Portavoce Comitato italiano per UNICEF E’ prevista le presenza di giornalisti ed esperti in comunicazione nel campo dei diritti dell’Infanzia e della cooperazione internazionale
13 maggio Violenza di genere: l’aberrante pratica delle mutilazioni genitali femminili La pratica delle mutilazioni genitali femminili è ancora troppo diffusa nel mondo: sono 29 i Paesi dell’Africa e del Medio Oriente dove in media il 36% delle ragazze tra i 15-19 ha subito mutilazioni, rispetto al 53% delle donne tra i 45 e i 49 anni. Allo stesso tempo, parliamo di 14,2 milioni di spose bambine ogni anno, vale a dire 37.000 ogni giorno. Sono numeri che non possiamo più ascoltare. L’UNICEF Italia si augura che con la ratifica della Convenzione di Istanbul da parte degli Stati, il numero degli episodi di violenza su donne e bambine che si verificano ogni giorno subisca un’inversione di tendenza. La violenza contro le donne è una violenza contro l’umanità. La Convenzione del Consiglio Europeo per la prevenzione e il contrasto della violenza sulle donne e della violenza intra-familiare, firmata a Istanbul il 7 aprile 2011, nei suoi 80 articoli crea un quadro giuridico completo sulle diverse forme di violenza di genere e configura quella sulle donne come una violazione contro i diritti umani. Con l'approvazione da parte del Senato, la Convenzione assume lo status di legge della Repubblica italiana
Introducono Elisa Cecchi e Sara Consolino – Volontarie Younicef Roma Emma Bonino – presidente dell’Organizzazione internazionale “Non c’è pace senza giustizia” per l'abolizione delle mutilazioni genitali femminili Pier Vittorio Buffa – Giornalista del Gruppo Editoriale l’Espresso * Programma e relatori potrebbero subire delle variazioni
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