sguardosulmedioriente.it

Mediterraneo e Democrazia: i ragazzi con i fiori dei mandorli in faccia

Sabato 16 aprile alle ore 17.30 presso la Sala Auditorium, Salone dell'editoria dell'Impegno, Grottaferrata (Roma) si terrà l'incontro Mediterraneo e Democrazia: i ragazzi con i fiori dei mandorli in faccia, le voci di alcuni intellettuali raccontano la rivoluzione di Tunisi e del Cairo, organizzato da Poiesis Editrice.

Intervengono:
Giuseppe Goffredo, direttore editoriale di Poiesis Editrice.
Toni Maraini, scrittrice.
Salah Methnani, giornalista RaiNews Tunisia.
Samira Negrouche, scrittrice algerina.

Come la luce dei mandorli in faccia in un giorno di primavera, i ragazzi del Mediterraneo in Egitto, in Tunisia, in Algeria, nello Yemen, scendono in piazza, trovano una voce, lanciano un grido, sormontano il valico dell’afonia sotto cui sono seppelliti e gridano il proprio no! al dispotismo. Ma anche dicono il proprio sì alla speranza, per riprendere il bandolo della matassa dei diritti e delle libertà. Sicché milioni di persone, giovani, vecchi, bambini, famiglie, si sono riunite nella piazza Tahrir al Cairo, per ritrovare pacificamente la propria voce, e mandare a casa Mubarak, così come i tunisini hanno cacciato Ben Ali, alleati dei Paesi Occidentali.
Queste rivoluzioni non smentiscono le sciocchezze ideologiche che vogliono i musulmani incapaci di chiedere e costruire la democrazia? A differenza di piazza Firdaus a Baghdad, a piazza Tahrir la democrazia non l’hanno portata i carri armati americani, ma la popolazione egiziana. Questa è la conferma che nei paesi musulmani esiste una società civile. In questi giorni di rivoluzione i giovani tunisini, egiziani, algerini, hanno organizzato, altresì, la loro rivolta utilizzando la moderna tecnologia elettronica: rete internet, iphone, face book; comunicando con i loro coetanei europei hanno potuto monitorare quello che stava avvenendo.
Cosa pensano gli intellettuali, gli scrittori, i poeti, arabi di quello che sta avvenendo? Come raccontano quello che sta accadendo in questio mesi nelle piazze di Tunisi, del Cairo, di Algeri? Perché l’Italia totalmente dentro i problemi, le civiltà e le culture mediterranee resta assente? Il nostro Paese davvero può pensare di ricostruire una sua identità culturale e antropologica escludendo la democrazia nel Mediterraneo? Quanta consapevolezza c’è in Italia secondo la quale affrontare il tema Mediterraneo significa affrontare il tema centrale della questione identitaria italiana, che esso può rappresentare un orizzonte civile ed economico per il nostro futuro?

Su questi pressanti interrogativi la Poiesis Editrice in collaborazione con Salone Editoria dell’Impegno di Grottaferrata organizza un dibattito per incrociare le riflessioni di alcuni intellettuali tunisini, egiziani e italiani.

Sala Auditorium, Salone dell'editoria dell'Impegno
Grottaferrata (Roma)
Viale San Nilo
www.saloneeditoriadellimpegno.it