3- Tahrir (film) |
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La Primavera araba del cinema 3 - 10 e 17 Novembre 2011 Accademia di Francia a Roma - Villa Medici Viale Trinità dei Monti, 1 - 00187 Roma T. [+39] 0667611 Email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. programma: La Primavera araba del cinema 3 - 10 e 17 Novembre 2011 ------------------------------------------ All'Accademia di Francia
Giovedì 3 novembre ore 20.30 | Tahrir (Liberation Square) Francia-Italia, 2011, 90' Cairo, febbraio 2011. Elsayed, Noha, Ahmed sono giovani egiziani di poco più di vent'anni. Una settimana prima sono scesi a manifestare contro il regime di Mubarak e si sono ritrovati a essere gli attori di una rivoluzione. Sono venuti da tutto l'Egitto, da Alessandria, da Luxor, da Suez. Occupano la Piazza notte e giorno, parlano, urlano, cantano insieme ad altre migliaia di egiziani tutto quello che non hanno mai potuto dire apertamente. «In Piazza Tahrir si presentava un'occasione unica, quella di filmare tutta la società egiziana, gente di ogni provenienza e di ogni classe sociale, tutti insieme per la prima volta, uniti nell'unico scopo di abbattere la dittatura, asserragliati all'interno di una enorme piazza dove i poliziotti e gli sgherri del regime non potevano entrare». [Stefano Savona] Presentazione e incontro con il regista
Giovedì 17 novembre 20.30 | Plus jamais peur (No more fear) di Mourad Ben Cheikh Tunisia, 2011, 74' La rivoluzione tunisina vista attraverso tre destini individuali: la blogger Lina Ben Mhenni, una piccola donna che ha osato sfidare il regime di Ben Ali descrivendo dall'inizio sul suo blog il movimento di rivolta partito da Sidi Bouzid; l'avvocato Radhia Nasraoui, che da lungo tempo difende i diritti dell'uomo e che ha pagato caro il suo impegno, così come suo marito spesso imprigionato; e infine il giornalista Karem Cherif, uomo di lettere che ha combattuto durante le giornate terribili che hanno visto la partenza di Ben Ali per difendere il suo quartiere con il sostegno della sua famiglia... Un denominatore comune a queste storie : la paura, quella che conoscono tutti i tunisini, quella che regna sulle loro vite, quella che ha lasciato dei segni su di un popolo esangue. E di fronte a questa, un grido unanime: mai più avere paura. Serata speciale in anteprima romana
Biglietto 5 euro |
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