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13- [Torino] Mostra sui rifugiati palestinesi

IL LUNGO VIAGGIO DELLA POPOLAZIONE PALESTINESE RIFUGIATA
Inaugurazione giovedì 13 novembre ore 18,30

In mostra dal 14 novembre 2014 al 4 gennaio 2015


La mostra si basa sui materiali dell’Archivio dell’UNRWA – United Nations Relief and Works Agency for Palestine refugees in the Near East. Il visitatore è condotto in un percorso lungo 60 anni attraverso una selezione di immagini che narrano le principali tappe della storia dei profughi palestinesi, dall’esodo del 1948 ai giorni nostri. Al centro della documentazione ci sono le vite dei rifugiati, la loro condizione e i programmi di supporto.

UNRWA è l'Agenzia delle Nazioni Unite, fondata nel 1949, con il mandato di fornire assistenza ai rifugiati palestinesi. L'Agenzia ha iniziato ad operare nel 1950 per rispondere ai bisogni di 750.000 rifugiati; oggi sono diventati 5 milioni. Fin dalla sua fondazione, UNRWA ha collezionato foto e film che coprono vari aspetti della vita e della storia dei rifugiati palestinesi, un patrimonio storico inestimabile di oltre 430.000 negativi, 10.000 stampe, 85.000 slide, 75 film e 730 videocassette.

Corso Valdocco 4/A - Torino
info: +39 0114420780
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Comunicato Rete ECO

LA MOSTRA “IL LUNGO VIAGGIO DELLA POPOLAZIONE PALESTINESE RIFUGIATA” NON PUÒ CHE CONTRIBUIRE ALLA PACE

Rete ECO – Ebrei Contro l'Occupazione si congratula con gli organizzatori della mostra itinerante “Il Lungo Viaggio della popolazione palestinese rifugiata”, curata dall'UNRWA – agenzia ONU per i rifugiati palestinesi – e attualmente esposta presso il Museo Diffuso della Resistenza, della Deportazione, della Guerra, dei Diritti e della Libertà di Torino.

La mostra documenta la vita e la sofferenza dei rifugiati palestinesi, una popolazione che oggi – a 66 anni dalla prima guerra arabo-israeliana - conta oltre 5 milioni di persone. Guardarli negli occhi è il primo imprescindibile passo verso la pace.

Si tratta di persone che, nel 1948, hanno visto collassare la propria società. È la storia di un Paese che improvvisamente si svuota perdendo nel giro di pochi mesi circa due terzi dei suoi abitanti, è la storia di famiglie sparse ai quattro venti. È la Nakba. E poi i 66 anni di esilio, insicurezza e povertà: anni in cui Israele, che ha reso queste persone profughe, nega loro il diritto al ritorno a casa, anni in cui il conflitto si acuisce e la conta dei morti continua a salire, anni in cui a volte si è costretti alla fuga più volte – come accadde questa estate a molti profughi nella Striscia di Gaza sotto i bombardamenti israeliani di “Margine Protettivo”, o ai rifugiati nel campo profughi di Yarmouk, in Siria, sotto i bombardamenti delle forze governative siriane durante i combattimenti tra le forze di Assad e le fazioni dissidenti. E mentre nei campi profughi le tende vengono sostituite da baracche, il Paese viene trasformato e colonizzato da altri. I negoziati infiniti sembrano dimenticare i profughi. La speranza viene meno. Aumenta invece la disperazione.

Spiegare e ricordare tutto ciò è doppiamente importante perché in questo caso non si tratta solo di commemorare una catastrofe passata per trarne insegnamenti e far sì che non si ripeta, ma anche di riconoscere e fermarne una in corso, una Nakba continua.

Tener viva la memoria, contrastare la disumanizzazione dei profughi e riportare i loro diritti dimenticati al centro dell'attenzione è un dovere etico per chiunque, e non può che contribuire alla pace, far bene all'umanità tutta.

L'archivio dell'UNRWA è un patrimonio inestimabile: in tutti questi anni l'agenzia ONU è stata un'ancora di salvezza per i profughi palestinesi, fornendo loro aiuti umanitari, assistenza sanitaria, educazione ed altro ancora in 59 campi profughi nella Striscia di Gaza, in Cisgiordania, Giordania, Libano e Siria. Se c'è un'organizzazione al mondo capace di testimoniare la storia e la situazione attuale di queste persone, che le ha accompagnate ovunque lungo l'intero periodo, questa organizzazione è proprio l'UNRWA.

E se c'è un museo adatto a ospitare una mostra del genere, questo è proprio il Museo della Resistenza, della Deportazione, della Guerra, dei Diritti e della Libertà; museo dedicato alla Seconda Guerra Mondiale e alle sue conseguenze. Perché è a seguito degli orrori di questa guerra che è nato il diritto internazionale umanitario, quello che riguarda la protezione delle vittime dei conflitti armati, fondamento del lavoro dell'UNRWA.

26 nov 2014

Rete ECO – Ebrei Contro l'Occupazione

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