EVENTI a Roma riguardanti Medio Oriente e Mondo Arabo (Calendario)

Mese precedente Giorno precedente Prossimo giorno Prossimo mese
Per Anno Per Mese Per Settimana Oggi Cerca Salta al mese

06- Massimo Bevacqua

COMUNICATO

Massimo Bevacqua (Rossano Calabro, 08-02-1973 ‒ Sidi Bou Saïd 04-02-2015) è deceduto nella notte tra 3 e il 4 febbraio 2015 nel suo appartamento di Sidi Bou Saïd (20 km da Tunisi) in condizioni non ancora chiarite dalle indagini. L’ipotesi dell’omicidio poi camuffato da incendio si sta tuttavia insinuando come probabile. Il movente è ancora sconosciuto.
Nato e cresciuto in Calabria in una famiglia di cinque figli, dopo il liceo si iscrive all’Università di Roma “La Sapienza” (1994-1999), Facoltà di Lettere e Filosofia.
All’età di 24 anni, a pochi esami dalla tesi, gli viene diagnosticato un tumore devastante all’intestino. Operato d’urgenza senza alcun cenno di ottimismo da parte degli oncologi, e dopo un anno di chemioterapia intensiva e di discesa in infermo, Massimo sconfigge la malattia. Ne conserverà una sensibilità digestiva non di rado scorbutica, di cui ama parlare in tono scherzoso e autoironico.
Si laurea in Dialettologia Araba, con Olivier Durand come Relatore, Angelo Arioli come correlatore, con una tesi su una commedia in arabo tunisino di Jalila Baccar, lavoro accettato con il massimo dei voti e la lode.
Prosegue con un Dottorato di Ricerca presso l’Università di Bari, in Francesistica, con una tesi sull’interferenza della lingua francese nel dialetto tunisino.
Da circa dieci anni Massimo insegna traduzione italo-araba presso l’università di Cartagine e al Centro Italiano di Cultura di Tunisi. Nella speranza di un ritorno in Italia, ricopre incarichi di docenza ‒ tutti precari ‒ in diversi atenei peninsulari, Pesaro, Viterbo e UNINT di Roma. Soprannominato “Professor Tunis Air”, Massimo fa la spola settimanalmente tra queste quattro città, provato fisicamente ma sempre innamorato del suo mestiere.
Pubblica diversi saggi di dialettologia tunisina, di alto livello seppure in numero ristretto, per via della sua vita professionale transumante che va a scapito della ricerca.
Positivo, solare, semplice, fine, allegro e amichevole con tutti, generoso, elegante anche in jeans e maglietta, sono gli aggettivi che meglio lo tratteggiano. Alla soglia dei 42 anni, non si perde una festa o una serata in discoteca, rivelandosi danzatore di talento.
Alto, magro, volto molto meridionale illuminato da occhi verdi, è estremamente seducente e riscuote molti consensi presso studentesse e amiche.
È single e senza figli, per scelta. “Con la vita che conduco” suole dire ridendo, “quale donna mi sopporterebbe più di sei mesi?”
Tutti i suoi studenti, tra tunisini e italiani, sono unanimi nel ricordarne l’eccellenza didattica, la chiarezza espositiva e la precisione nell’arte della traduzione, nonché l’entusiasmo che sa trasmettere con infinita generosità. Ovunque insegni, dà il meglio di sé.
Ama visceralmente la Tunisia, di cui ha appreso alla perfezione la lingua, scritta e parlata, e sa farne scoprire i particolari più profondi e commoventi a tutti i suoi numerosi conoscenti.
La dipartita di Massimo lascia in chiunque lo abbia conosciuto un senso di vuoto senza fondo e insanabile, una ferita che rimarginerà con molta difficoltà, un’ingiustizia intollerabile.
Massimo è cattolico molto credente. Dio lo abbia in gloria, رحمه الله, זכרונו לברכה da parte di ognuno di noi. Ci mancherai per tutta la vita, non verrai mai dimenticato, rimarrai vivo attraverso noi, ci rifiutiamo di parlare di te al passato.

indietro


Creative Commons License
I testi curati da Annamaria Ventura sono pubblicati sotto una Licenza Creative Commons.
Gli altri articoli sono di proprietà dei loro autori , sono stati riprodotti con il loro consenso e non sono utilizzabili per scopi commerciali senza autorizzazione dei loro rispettivi proprietari.