EVENTI a Roma riguardanti Medio Oriente e Mondo Arabo (Calendario)
22- Volantinaggio BDS al concerto di Gil Scott Heron (attivismo) |
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22 maggio 2010 distribuiremo volantini il 22 al palazzo dei congressi per "ringraziare" il cantante Gil Scott Heron di aver rinunciato ad un concerto a Tel Aviv e sensibilizzare il pubblico sul BDS. L'appuntamento è alle ore 18.30 all'uscita della metro B EUR-Fermi, così da essere pronti per l'inizio del concerto di Gil Scott Heron che inizierà alle 19.30. cell: 328/ 1843947 333/ 1103510. THANK YOU, GIL SCOTT HERON! Per aver detto NO all'apartheid israeliana Il 24 aprile, dal palco della Royal Festival Hall di Londra, Gil Scott Heron ha annunciato la sua decisione di disdire il suo prossimo concerto a Tel Aviv. L'artista, conosciuto anche per il suo impegno nelle lotte per la giustizia sociale e la libertà, in particolare il movimento anti-Apartheid in Sud Africa, ha dichiarato, "La mia tournée si concluderà ad Atene, non a Tel Aviv. Suonerò in Israele solo quando tutti vi saranno benvenuti". Gil Scott Heron non è il solo ad aver rinunciato a spettacoli in Israele recentemente. La scorsa settimana, Elvis Costello ha pubblicato sul suo sito web una dichiarazione in cui ha annunciato di aver cancellato due suoi concerti in Israele . "Ci sono momenti in cui avere semplicemente il proprio nome inserito in un programma di concerti può essere interpretato come un atto politico che risuona più di tutto quello che può essere cantato e può far pensare che non si abbia memoria della sofferenza degli innocenti". E a gennaio di quest'anno, anche Carlos Santana ha annunciato la cancellazione di un concerto a Tel Aviv quest'estate. La presa di coscienza di questi artisti è frutto del crescente movimento internazionale a sostegno della campagna di Boicottaggio, Disinvestimento e Sanzioni (BDS) contro Israele, una risposta nonviolenta lanciata dalla società civile palestinese per porre fine all'occupazione e costringere Israele a rispettare il diritto internazionale ed i principi universali della dichiarazione dei diritti dell'uomo. Questi artisti hanno rifiutato di farsi usare dalla campagna d'immagine israeliana volta a nascondere un brutale sistema coloniale e razzista indegno di qualunque stato che osi definirsi democratico, basato sull’apartheid, sull'occupazione illegale della Cisgiordania e di Gerusalemme est, sul Muro della vergogna che divide e ruba altra terra ai palestinesi, sulla distruzione di migliaia di frutteti, oliveti e case palestinesi, sui crimini di guerra commessi anno dopo anno fino al massacro di Gaza, denominato Piombo Fuso, che ha causato 1.500 morti, e sul permanere dell'assedio che ha ridotto la Striscia di Gaza ad un'enorme prigione a cielo aperto. Questi artisti hanno scelto, insieme a migliaia di persone di Per maggiori informazioni sulla campagna Boicottaggio, Disinvestimento, Sanzioni: Rete romana di solidarietà con il popolo palestinese
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